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Jerez de la Frontera. Nel cuore del flamenco.

Jerez de la Frontera. Nel cuore del flamenco.

Così vicino così lontano.

Parafrasando il titolo di un film di Wim Wenders del 1993, perfetto per rappresentare le distanze geografiche e delle relazioni nell’era Covid-19, vi porterò con me a viaggiare oltre le frontiere dello spazio e del tempo con addosso solo l’odore del genius loci (spirito del luogo).

La meta? Un’estate fantastica in cui il sogno sia l’unico biglietto da pagare.

Patrizia.


 

Quinta cartolina. Jerez de la Frontera. Estate 2019. Inverno 2020.

Jerez de la Frontera è un luogo che se lo ami (e come non amarlo?) lo ami per sempre. Non solo per le calli bianco accecante contro il cielo blu, i patio strabordanti di fiori, che da soli meriterebbero il viaggio, le architetture vernacolari preziose, ma per il cuore pulsante di flamenco che tocca il ritmo di ogni passo che si percorre.

Jerez freme di vita e di origini antiche e primordiali, di emozioni gitane che accendono il fuoco dentro e si trasformano in respiro e in battito. E allora potrai chiedere ad una notte di non finire mai in un Tablao in cui le palmas, il toque, il cante e il baile si fondono diventando espressione di una grandissima cultura e inaspettatamente parte della tua essenza. E vedrai i giorni dilatarsi all’infinito, tra i tempi lenti delle ore più calde e quelli più intensi di una classe di flamenco che coinvolgerà la tua anima e il tuo corpo in una danza sfrenata.

E sarà un richiamo assoluto. E si sentirà la voglia di tornare.

E così è stato, Jerez.

Nemmeno sei mesi dopo e sono di nuovo tra le tue calli.

Mi ha chiamato il tuo essere così autenticamente attaccata alla terra. Così viva e vera.

Tanto da permettere, nel guardarti, di trovare una parte di me.

 

Dedico questo articolo a Maria del Mar Moreno, mia maestra, per la grandissima arte flamenca di cui è generosa artista, testimone e interprete. E con lei Santiago Moreno e Antonio Malena.


Nell’immagine: Jerez de la Frontera. In basso a destra, con me in calle Porvera 22, Maria del Mar Moreno, Santiago Moreno e Antonio Malena.