In&Out e dintorni.
Insoliti punti di vista di una esploratrice dello spirito.
Vedere con gli occhi dell’anima i temi dell’architettura, del paesaggio, dell’arte e della comunicazione sarà il nostro modo di viaggiare insieme.
Uno sguardo insolito che dedico ad ognuno di noi.
Patrizia.
Un tempo per ogni cosa
Dicono ci sia un tempo per ogni cosa e ora, che la distanza sociale dovuta al Covid19 impone un uso più massiccio dei media, da più parti si dice che questo sia più che mai il tempo della tecnologia.
Per professione ho scelto il mondo dell’arte e dell’architettura e mi sono formata in un’epoca in cui la mano era l’unico strumento di comunicazione ed espressione.
Ricordo i diari di scuola zeppi di prospettive ardite, a metà tra Piranesi e De Chirico (si fa per sorridere) e la mia tesi di laurea interamente disegnata a mano libera, su grandi fogli da lucido passati a china (un buon lavoro questo).
Oggi sento che questa dematerializzione generale dei sensi data dal confinamento chieda forte un ritorno alla manualità. Per lasciare traccia tangibile di un passaggio e di un carattere, di un segno e di un tempo.
Il disegno a mano non solo comunica un contenuto, ma parla anche di noi in maniera assolutamente originale e unica. E’ come la nostra grafia. È lo specchio di noi.
Mentre la modalità digitale, indubbiamente valida per rapidità, potenzialità di condivisione ed elaborazione, omogeneizza (forse in modo democratico ma in fondo asettico) la modalità manuale distingue e personalizza.
Per cui invito a non lasciarla per quella tecnologica.
Sarebbe come perdere una parte di noi.
Nell’immagine: Patrizia Finessi e studi di interni elaborati da In&Out Studio.