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Ouvert, un petit peu… (Aperto, un pochino…3/5)

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In&Out e dintorni.

Insoliti punti di vista di una esploratrice dello spirito.
Vedere con gli occhi dell’anima i temi dell’architettura, del paesaggio, dell’arte e della comunicazione sarà il nostro modo di viaggiare insieme.
Uno sguardo insolito che dedico ad ognuno di noi.

Patrizia.


 

Cinque tappe alla scoperta del progetto di un giardino nei Pays de Gex, Francia. 

Progetto e narrazione a cura di Patrizia Finessi.

Terza puntata.

 

Sarà un giardino fatto a stanze.

Chiuso ma un peu ouvert e senza chiavi.

Troppo?

À gauche l’ingresso e il percorso verso casa.

 La sentinella, la chiameremo, e sarà la prima stanza.

Un tripudio di ortensie sotto il noce e a lato il vialetto in pietra grigia fugata in erba. Bella la piccola bordura di Ceanothus che già c’è, la terremo (non si butta niente in natura di quanto è sano, perdonami, la penso così) e la potenzieremo. Dietro metteremo una seconda bordura, sinuosa, che arriverà fino alla magnolia vicino al cancello e davanti realizzeremo una piazzola più generosa di quella esistente, cambiando i materiali, perché così come è adesso manca di carattere. Qui potranno fermarsi le auto in sosta breve.

La magnolia stellata e l’aiuola segneranno il confine della prima stanza. Ma sarà un limite basso che non chiuderà gli sguardi, non temere: da lì si vedrà la cucina (il luogo ove troverà posto chi guarda chi viene e chi va!).  Sai perché è proprio questo il luogo della sentinella? perché domina, sullo spigolo della casa, uno Jasminum nudiflorum. E’ il rampicante che fiorisce precoce a febbraio-marzo sfidando intrepido i primi tepori per dire che arriverà presto la primavera: l’inizio del nuovo ciclo della vita. Sorveglia le stagioni ed annuncia. Come non esserne felici?

Poi camminando arriveremo all’ingresso dell’abitazione, entreremo e risistemeremo il bovindo, favoloso così, nel suo marrone intenso e metteremo chiuse, ma non a chiave, le tante scarpe che disordinano un po’ tutto quanto e non danno il benvenuto a chi arriva, anche se parlano di te (porti il quaranta! infatti l’ho scoperto così). Installeremo delle mensole sulla destra e le riempiremo di oggetti belli: che ne pensi?

La seconda stanza sarà à droite.

Il frutteto ed il pratone.

C’è già il melo, c’è già il prato fatto appena fatto (ma va tutto alla rovescia qui? Il prato di solito si semina alla fine di un lavoro, ma Rocco ha già terminato, pare) c’è il salice potente sul fondo, c’è il garage con il ping-pong chiuso in fianco, c’è già la nuova-nuova siepe di Fotinia  appena messa a dimora (ci ha pensato Rocco e non si discute).

Dunque questo sarà il posto per giocare e qui, lungo il confine su strada, faremo un nuovo percorso fugato in erba verso il garage, rispettando la nuova siepe, che renderemo più profonda con l’inserimento di altri arbusti in primo piano, magari occhieggianti di chiaro: viene bene il Cornus  alba Elegantissima, che, nudo d’inverno, regalerà la sua corteccia porpora. In mezzo metteremo un altro percorso e subito dopo delle nuove piante da frutto. Vicino al garage faremo posto ad una spalliera con Vitis vinifera, che regalerà ricchi grappoli d’uva, lo sento.

[ Segue… ]


Nell’immagine: particolare del progetto del giardino, la sentinella (Jasminum nudiflorum), il frutteto con il pratone.