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Ouvert, un petit peu… (Aperto, un pochino…2/5)

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In&Out e dintorni.

Insoliti punti di vista di una esploratrice dello spirito.
Vedere con gli occhi dell’anima i temi dell’architettura, del paesaggio, dell’arte e della comunicazione sarà il nostro modo di viaggiare insieme.
Uno sguardo insolito che dedico ad ognuno di noi.

Patrizia.


 

Cinque tappe alla scoperta del progetto di un giardino nei Pays de Gex, Francia. 

Progetto e narrazione a cura di Patrizia Finessi.

Seconda puntata.

 

Paola è una donna eccezionale.

E ti ama molto Mr. J.

E ama molto la sua vita e i suoi figli, Ginevra, la Francia e il suo lavoro.

Lo so perché c’è premura in lei per tutto questo, e lo si capisce dalle piccole cose.

Ha organizzato ogni dettaglio alla perfezione perché io venissi qui e progettassi il tuo giardino.

Ma per chi lo devo progettare?

Per un uomo brizzolato, con il 40 di piede, visto solo in fotografia?

No.  Non è così.

Ho visto la tua casa e conosciuto le persone che ti amano e ti accudiscono.

E sarà abbastanza per me.

Il tuo giardino è perfetto già così.

Come lo è la tua casa.

E porta i segni di ogni vostro passaggio.

Si  entra dal retro.

A destra il monte Jura, meraviglioso e fiero.

A sinistra il delizioso cottage dei vicini.

In basso un nuovo giardino che sta nascendo (rispetteremo tutto, lo prometto).

In alto il pozzo, un vecchio dondolo (è delizioso, non buttatelo, ve ne prego).

Toh!

Quattro stanze, non trovi?

Dentro?  la tua casa.

L’abitazione è lo specchio di chi ci vive.

Entro e la luce mi accoglie. Il soggiorno è curato. Morbido e invitante.

Ma intorno non vedo altro.

Solo porte chiuse a chiave.

Chiedo a Paola il permesso di varcarle, insieme a lei.

Le apriamo, girando con delicatezza le chiavi sapientemente sagomate, (si deve essere discreti, è il tuo luogo questo).

E cosa incontro varcando le soglie?

Incontro te. O quello che di te mi permetti di conoscere.

La cucina è chiassosa e colma oltre ogni ragionevole pensiero. Bello il rame, splendidi i bicchieri ovunque sparsi (sicura Paola di volerli serrare in una consolle?).

E richiudiamo diligenti.

Lo studio non c’è ancora e Paola mi dice: “Si vedrà… “ e sia! Il bagnetto è un tripudio infinito di turchese spinto. Lo sciacquone non va e forse non verrà mai aggiustato. Pazienza : funziona ed è bello anche così. “Un peu ouvert …, non: très ouvert”.

Sopra altre stanze.

Il bagno è meraviglioso. Anni ’70, con quella finestra che manda sparati in cielo.

La tua camera è amorevolmente curata e non curata. E’ naturale, nel suo disordine ordinato (come i tuoi capelli, scusa se mi permetto) e non si capisce da quale lato dormi: à droite, à gauche?

Forse dormi in mezzo?

Non importa.

E usciamo anche da lì, e richiudiamo tutto, con rispetto.

Dunque questo sei tu, per quanto ne so, o per quanto ti ho potuto respirare nelle tue cose, gesti e nei segni di chi ti è vicino.

Paola mi chiede di fare un progetto-colorato-finito-perfetto!

Non so se ci riuscirò.

Ma ci proverò.

[ Segue… ]


Nell’immagine: progetto del giardino, contesto e il cane Nebbiola dei padroni di casa nei campi vicino casa.