Recuperare e rendere fruibile, sia fisicamente sia percettivamente, un’area utilizzata come deposito di cantiere durante le opere di costruzione di un complesso edilizio destinato a terziario, è stata la richiesta del nostro committente. Il tutto previa la bonifica del sito stesso. L’ambito è connotato dalla presenza di edifici dai caratteri di spiccata modernità, all’interno di un contesto a verde di tipo agricolo, addolcito dalla presenza delle vicine colline che delimitano la campagna veronese.

A noi il delicato compito di valorizzare il dialogo tra le parti. Sono state proposte due varianti progettuali, una di matrice geometrica, che evidenzia maggiormente la connessione con il manufatto architettonico e alcune opere a verde preesistenti, una più naturalistica, in maggiore dialettica con il paesaggio circostante. Cuore di entrambi gli interventi la progettazione di un consolidamento di una scarpata esistente mediante impianti arbustivi e graminacee, onde evitarne il dilavamento, e la realizzazione un grande prato fiorito al centro dell’area, punteggiato da elementi arbustivi e arborei di tipo prevalentemente autoctono e decorativo. Tutte le componenti vegetali prescelte sono state individuate per favorire la biodiversità e la bassa manutenzione successiva all’intervento, in modo da renderne l’impatto sostenibile sotto diversi profili. Anche quello economico.

Fasi di lavoro sviluppate: progettazione di massima; progettazione definitiva; progettazione esecutiva; redazione computi metrici estimativi, Direzione Lavori. Stato dell’opera: realizzazione parziale.